Martedì 13 e mercoledì 14 novembre le classi quinte delle scuole primarie Karis di Rimini hanno compiuto il tanto atteso viaggio a Roma, tappa finale di un percorso didattico iniziato nei primi giorni di scuola con l’incontro introduttivo in presenza dell’archeologa Genni Campidelli, dello storico Davide Tonni e del geologo Marco Pacelli e con la visita all’anfiteatro riminese in compagnia della professoressa del liceo classico ‘Dante Alighieri’ Veronica Tirincanti.
Ma perché Roma?
Partendo dalla storia antica, i Greci avevano costruito delle “immagini” così vere, così descrittive della tragedia umana, che tutto il mondo di allora non ha potuto che riconoscersi in esse.
Quando i Romani arrivarono nell’antica Grecia con l’idea di conquistare tutto il territorio ellenico, rimasero a loro volta conquistati dalla cultura e dalla tradizione artistica, facendola così propria. Roma, in quanto capitale dell’Impero e fulcro della civiltà culturale della nostra penisola, è così il luogo storico che diventa simbolo di una tradizione che non deve essere dimenticata, ma al contrario coltivata fin dalla prima età scolare. I Greci e i Romani sono il pilastro della nostra cultura.
Gli alunni delle quinte Karis sono stati così condotti alla scoperta della grandezza della cultura classica attraverso la visita ai Fori Imperiali, al Colosseo e ai magnifici mosaici di della Basilica di San Clemente.
Ultima tappa, imperdibile, a San Pietro: la sveglia questa mattina è suonata alle 6.00, per arrivare per primi in Piazza. Impossibile, infatti, lasciare Roma senza andare a salutare uno dei più grandi amici degli studenti Karis, Papa Francesco. Così gli alunni di quinta elementare hanno portato il saluto di tutta la Karis al Papa durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, al grido di “Evviva il Papa!”.