• 15 Febbraio 2021

Il racconto del pirata

Il racconto del pirata

Il racconto del pirata 1024 605 Karis Foundation Rimini
“Una volta nella vita capiterà anche a voi, cari amici, che una vostra amica, educatrice alla scuola materna, vi inviti ad interpretare il “Capitano dall’orecchio mozzato”.
Credete che sia impossibile?
Anche io… fino a questa mattina, quando invece tre classi di teneri piratini mi hanno eletto intrepido condottiero alla scoperta di un vecchissimo tesoro nascosto.
Il problema, che voi faticherete a capire, era che quel mammasantissima del mio ex collaboratore Bucaniere Barbalunga era riuscito a perdere (come una normale madre di famiglia) la preziosissima mappa sulla quale era stato vergato il luogo del bottino, frutto di numerose e lestofanti scorribande per tutto il mar dei Sargassi. La mia ira nei suoi confronti si risolse in duello nel quale io venni privato del padiglione auricolare, anche se lui dovette passare a miglior vita grazie alla mia abilità di spadaccino.
“Corpo di mille balene! Dove diavolo sarà nascosto quel maledetto tesoro?”.
Nel bel parco a vista mare, a due passi dalla loro scuola, i miei giovani seguaci, più scafati di me, forse perché convinti (ma guarda!) che le loro maestre avrebbero risolto qualsiasi problema, mi segnalavano i cartelli inequivocabili che tracciavano il percorso.
A un certo punto, seminascosto da un mucchio di paglia è emerso l’angolo di un bauletto di pelle: il tesoro!!!
Un po’ frenati dalle norme anticovid che hanno impedito l’azzuffarsi presso il prezioso traguardo, è stato il sottoscritto a portare loro la gran quantità di dobloni (cioccolato) e pietre preziose (caramelle) che (ma guarda!) erano divise in sacchetti, ciascuno col nome del bambino…
Durante i festeggiamenti e le mille domande di chi voleva vedere la ferita all’orecchio e di chi chiedeva conto della macchia rossa sulla catena, una bimba mi guardava di traverso piangendo.
Ho fatto un balzo indietro nel tempo quando un giorno, da suo coetaneo, fuggii terrorizzato quando vidi suonare alla porta di casa un carabiniere in alta uniforme, conoscente di mio padre, per il timore di essere arrestato (in effetti fra me e mio fratello Paolo ne combinavamo più di Bertoldo in Francia).
Volendo evitare alla bimba gli stessi sogni angoscianti che seguirono quel giorno, ho raccolto una margherita, mi sono tolto la benda dall’occhiale, ho ripreso la mia voce naturale e avvicinandola delicatamente le ho detto: “Non avere paura, io sono un pirata buonino”. Lei mi ha guardato bene e finalmente mi ha sorriso. Come cattivo non valgo un fico secco”.
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