Torna Hack The School, l’evento hackathon organizzato da Fondazione Karis con la collaborazione di Fattor Comune, Teddy Spa, Botika, Riviera Banca, Gruppo ASA, Libertas e Nethesis, realtà imprenditoriali della provincia di Rimini, Pesaro e di San Marino all’avanguardia in tema di innovazione e sviluppo.
La seconda edizione dell’hackathon per gli studenti avrà luogo nei giorni 24 – 25 – 26 aprile 2020 con una formula totalmente rinnovata: l’evento, infatti, si svolgerà totalmente online, attraverso l’utilizzo di piattaforme di conference call e sharing totalmente gratuite, fra le quali Zoom, Matteromost e iorestoacasa.work, famoso progetto in task force con l’obiettivo di fornire strumenti comunicazione con tecnologia open source.
“Stavamo progettando la seconda edizione di Hack The School quando la tragedia del Covid 19 ha colpito tutta l’Europa, a cominciare dalla nostra Italia” – dichiara Stefano Casalboni, Direttore Generale di Fondazione Karis – “e abbiamo pensato che non potevamo rinunciare a Hack The School, seppur scossi per quanto stava accadendo. Siamo infatti profondamente convinti del valore didattico ed educativo di questo evento, che fin dalla sua prima edizione ha dimostrato di poter sostenere i nostri ragazzi nel loro desiderio di essere protagonisti del loro futuro”.
“Forti di questa coscienza, abbiamo così deciso di cambiare le regole, adattandoci alla circostanza attuale che tutti stiamo vivendo. Così HTS20 è diventato un evento totalmente online e grazie alla tecnologia ha annullato confini e distanze dando la possibilità di partecipare a tutti: basta infatti un pc, una connessione internet e tanta voglia di mettersi in gioco”, ha raccontato Gianluca Metalli, co founder di Fattor Comune, azienda partner dell’evento.
Nella tre giorni di lavoro, gli studenti saranno così nuovamente provocati a rispondere a temi importanti quali il futuro della scuola, il modo di studiare, le relazioni sociali, il divertimento e lo svago come mezzi per farsi compagnia, unendosi in team e proponendo idee dal forte carattere innovativo. Le idee scelte dal Comitato Scientifico di HTS20 verranno sviluppate durante l’evento e giudicate da una giuria di esperti, che assegnerà la vittoria al team che avrà non solo proposto l’idea più originale, ma che ne avrà pianificato lo sviluppo e la realizzazione più sostenibile.
“La seconda edizione di Hack The School è una occasione unica per i nostri studenti e i nostri ragazzi” ha dichiarato Paolo Valentini, Direttore Scolastico di Fondazione Karis. “La situazione imposta dalla pandemia da Covid19 può essere, infatti, l’occasione per scrive su una inedita ‘pagina bianca’, contribuendo con le proprie idee e la propria fantasia a dare una forma a quel futuro che, come tutti gli esperti dicono, muterà radicalmente le abitudini, i gusti e relazioni fra ognuno di noi. HTS20 è così l’occasione per mettersi in gioco, perché tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo”.
La partecipazione all’evento è totalmente gratuita: chiunque desiderasse far parte della nuova edizione dell’hackathon degli studenti deve solo registrarsi, compilando il form di registrazione. L’iscrizione può avvenire singolarmente oppure in gruppo, dichiarando di essere già parte di un team che parteciperà unito alla nuova edizione.
In fase di iscrizione sarà anche possibile proporre una “propria idea” di progetto: verranno tutte valutata dal Comitato Scientifico di HTS20 e le migliori diventeranno protagoniste dell’edizione.
“Lo scopo di Hack The School era e rimane quello di coinvolgere studenti di tutta Italia, dandogli la possibilità di mettersi in gioco attraverso le loro passioni e i loro interessi più profondi. Hack the school si ripropone anche quest’anno di stimolare gli adolescenti a una creatività che, partendo dalle loro passioni personali, possa diventare motivo di innovazione all’interno della quotidianità, dove la scuola gioca un ruolo primario. Il mondo sta cambiando, le nuove tecnologie accelerano le comunicazioni e gli apprendimenti, le passioni aumentano e si possono condividere e vivere più facilmente. La scuola può essere un luogo in cui gli interessi si chiariscono, trovano spazio, diventano possibilità di relazioni, passioni comuni, creatività, progetti”, ha concluso Valentini.