• 7 Maggio 2018

Firenze, culla di arte e conoscenza

Firenze, culla di arte e conoscenza

Firenze, culla di arte e conoscenza 150 150 Karis Foundation Rimini

Dal 2 al 4 maggio scorsi, gli studenti delle classi terze delle scuole medie Karis sono stati in gita scolastica a Firenze: una vacanza studio che ha lasciato il segno, come si suol dire, tanto da spingere alcuni studenti partecipanti a mettere la gita a tema di un articolo di giornale, pubblicato su Il Resto del Carlino in data 17 maggio, all’interno della pagina dedicata al concorso “Cronisti in classe”.

Un pezzo in cui stupore, desiderio e conoscenza emergono negli studenti Karis come esperienza, al termine di un percorso triennale, quelle delle scuole medie, che ha voluto accrescere in loro la capacità di critica e giudizio, preparando giovani donne e uomini al passo di maturità successivo.

Riportiamo, quindi, l’articolo scritto per il concorso de Il Resto del Carlino, certi che niente tranne le parole  dei nostri studenti possa meglio rappresentare l’esperienza fatta a Firenze.

In gita a Firenze, centro del mondo per cultura e invenzioni, ci siamo sentiti “nani sulle spalle dei giganti”. La città è uno scrigno d’arte e le opere testimoniano la bellezza fin dentro ai minimi dettagli.

Gli insegnanti ci hanno mostrato la preziosità delle opere artistiche, le scelte formali e compositive di epoche passate ancora oggi vive e rivoluzionarie.

L’ Ospedale degli Innocenti, con la sua architettura moderna e storia  commovente, i marmi bianchi, verdi e rosa delle chiese, il romanticismo che si respira a Ponte Vecchio sono stati il preludio all’ingresso nella grande piazza, in cui compare la maestosa  Cattedrale di Santa Maria del Fiore. E in mezzo a tutto questo risuona la “voce” dell’Arno.

Firenze è dimora del popolo e fonte d’ispirazione per gli artisti; come scrive Mario Luzi “grande mi concepirono i mercanti ed il popolo minuto, ebbero di me una visione grande Arnolfo, Giotto, Ser Filippo”. L’incontro con Michelangelo ci ha ispirato: il lavoro delle sue mani genera dal marmo un’opera che rimane nel tempo. Facendo nostra la lezione di Copernico e Galileo abbiamo intuito che, con lo studio quotidiano, possiamo indagare il significato di ogni cosa e tramandarlo a tutti perchè resti vivo nella memoria.

Come ha ricordato Benedetto XVI agli artisti di oggi “la bellezza comunica al mondo una salutare scossa che lo fa uscire da sé stesso, lo risveglia e lo rimette in marcia”.

(Il Resto del Carlino, 17 maggio 2018, pag. 11)