Mercoledì 19 dicembre, nella chiesa di San Giuseppe al Porto di Rimini, si è svolto il saggio di metà corso del Piccolo Coro Karis, fiore all’occhiello della didattica musicale delle scuole primarie Karis, che dal suo esordio continua a regalare a genitori, insegnanti e alunni momenti di grande emozione e bellissima musica.
La maestra Teresa Forlani, che guida e dirige il Piccolo Coro Karis fin dal suo inizio, ha voluto salutare così il pubblico presente:
“Siamo arrivati al termine delle 10 lezioni del nostro corso di coro. Questa sera vedete schierati 70 coristi, dalla II elementare alla V. E’ la prima volta che li vedo tutti insieme, perché il lavoro durante l’anno è suddiviso per plessi e fasce d’età.
Come sempre i due punti su cui mi soffermo maggiormente durante il corso sono la conoscenza e l’apertura all’altro e l’impare a seguire.
Uno dei grandi valori sociali del coro è infatti l’apertura all’altro: in un coro ogni persona è sempre concentrata sulla relazione della propria voce con le altre. Imparare a cantare insieme significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro conoscendosi sempre di più e contemporaneamente imparare a seguire un punto chiaro e autorevole. Le differenze di ognuno, se affermate e guidate diventano una ricchezza incredibile. Questo valore sociale va evidentemente oltre il coro, diventa parte di ogni bambino.
Questo lavoro sull’ altro è affiancato alla scelta del repertorio, che, come vedete dal programma, si riconferma privilegiando l’internazionalità e il canto popolare. Viaggeremo tra America, Africa, Italia, Scozia e Inghilterra.
In particolare una canzone molto complessa in lingua inglese ha visto una collaborazione con l’insegnante di inglese Barbara Gianessi.
Prima di affrontare ogni brano racconto sempre ai bambini la storia che c’è dietro ogni canzone, perché tutte le canzoni belle hanno dietro una storia. Lo faccio perché è importante immedesimarsi e immergersi in quella determinata cultura, in una storia diversa dalla tua. In questo modo l’altro non è qualcosa di cui avere paura, ma un mistero colmo di ricchezza tutto da scoprire. Saranno proprio i bambini questa sera a raccontarvi la storia dietro ogni brano.
In ultimo vorrei soffermarmi sul lavoro che è stato fatto sul movimento. Vedrete questa sera, in particolare nei brani africani, molti movimenti. Non sono semplici coreografie estetiche, sono gesti che aiutano la voce a raccontare meglio la storia che stanno narrando. Come in Thula Klizeo, dove vedrete i bambini zittire un cuore che batte un po’ troppo veloce, o in Kusimama dove la fierezza dei bambini è espressa vocalmente e fisicamente oltre che dalle parole del testo“.
Il concerto del Piccolo Coro Karis ha allietato i presenti con una selezioni di brani natalizi tradizionali e pop provenienti da tutte le parti del mondo: dalla famosissima Amazing Grace, passando per la tradizione sarda fino ai Coldplay e Kusimama – brano del grande compositore africano Jim Papoulis – i piccoli cantanti Karis hanno così augurato a tutti un particolarissimo buon Natale in musica, regalando a tutti i presenti non solo grandi emozioni, ma sopratutto una chiara esperienza di ciò che sta al cuore del metodo educativo delle scuole Karis.